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Il Cibo e la terra. Il 17 settembre evento a “Lo Scalo Community hub” con lo storico Piero Bevilacqua e la condotta Slow Food di Orvieto

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Lo storico Piero Bevilacqua, venerdì 17 settembre, alle ore 18.15, sarà ospite del “salotto verde” di “Aperilibro”, la proposta culturale e conviviale de “Lo Scalo Community hub” di Orvieto Scalo. L’innesco della conversazione, animata da Alessandra Cannistrà e Claudia Consalvo della Condotta Slow Food di Orvieto, è offerto da un libro dello stesso Bevilacqua – “Il Cibo e la Terra. Agricoltura, ambiente e salute negli scenari del nuovo millennio” – pubblicato nel 2018 da Donzelli.
L’ambiente, l’agricoltura e l’alimentazione sono i temi che, assieme a quelli della storia del Mezzogiorno d’Italia, Bevilacqua ha messo al centro dei suoi interessi accademici, scientifici e politici. Allievo di Alberto Asor Rosa, comincia, nei primi anni di ricerca universitaria, ad indagare le vicende del Meridione d’Italia mettendo a leva sia il marxismo eterodosso sia la lezione fondamentale delle “Annales” di Marc Bloch, Lucien Febvre e, soprattutto, di Fernando Braudel.
Dall’intreccio di storia sociale, geografia, economia e storia materiale, Piero Bevilacqua forgia gli strumenti per approcciare i temi che diverranno prevalenti nella sua indagine. Tra la sua ricchissima produzione editoriale ricordiamo, giusto per esemplificare sommariamente la vastità dei suoi interessi di ricercatore, alcuni libri a tema storico e ambientale: “Le bonifiche in Italia dal ‘700 a oggi” (1984) curato assieme a M. Rossi-Doria, la curatela dei tre volumi della “Storia dell’agricoltura italiana in età contemporanea” (1991), “La mucca è savia: ragioni storiche della crisi alimentare europea” (2002), “La terra è finita: breve storia dell’ambiente” (2006), “Miseria dello sviluppo” (2008), “Il grande saccheggio: l’età del capitalismo distruttivo” (2011), “Felicità d’Italia. Paesaggio, arte, musica, cibo” (2017), “Il cibo e la terra. Agricoltura, ambiente e salute negli scenari del nuovo millennio” (2018).
Quest’ultimo libro è un’edizione aggiornata di un istant-book uscito quasi vent’anni fa – “La mucca è savia”, quando il morbo di Creutzfeld-Jacob costrinse gli allevatori europei ad abbattere 180mila capi e la messa al bando di bistecche e altri tagli dei bovini per all’alimentazione umana.
Bevilacqua nel 2018 è ritornato su quel testo ampliandone i contenuti e vi ha aggiunto un ulteriore capitolo: “Trionfo e declino dell’agricoltura industriale”. Il nuovo contributo serve a tracciare un compendio critico di un modello produttivo e alimentare sempre più insostenibile e che minaccia gli ecosistemi locali e globali. Ma la violenta egemonia di questo modello viene però contestata dalle agricolture tradizionali locali, adattate al proprio ambiente e custodi di importanti risorse in termini di biodiversità e tecniche sostenibili. Il libro si conclude con una lode alla qualità e varietà dei beni dell’agricoltura italiana, le cui storie e risorse possono essere ancora sottratte ai processi di omologazione industriale.
A “Lo Scalo Community hub” si parlerà di questo e del possibile ruolo delle pratiche agricole ecosostenibili nelle politiche di resilienza e “sviluppo” dei territori marginali e delle aree interne. L’Orvietano ha le carte in regola per diventare un laboratorio a cielo aperto dove, grazie alle numerose esperienze di “nuova agricoltura” praticata da imprese giovani, sperimentare una nuova alleanza tra uomo e natura. Sono tuttavia necessari costanti “esercizi di attenzione” ed è questo, in fondo, l’obiettivo dell’incontro di venerdì 17 settembre.

L’ingresso è libero (con Green Pass), l’eventuale prenotazione dei tavoli non è obbligatoria ma è gradita. Per informazioni e prenotazioni: 342 9500662 / 0763 532837

Piero Bevilacqua (1944), già professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Roma «La Sapienza», nel 1986 ha fondato con altri studiosi l’Istituto meridionale di storia e scienze sociali (Imes), di cui è presidente. È uno degli studiosi chiamati a partecipare al Manifesto Food for Health (Cibo per la salute) promosso da Vandana Shiva.

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